Come possono i brand di bevande avere successo nel panorama italiano delle pizzerie?

In Italia le pizzerie sono più che semplici punti di ristoro, sono parte integrante della vita quotidiana e rappresentano un luogo essenziale per i brand di bevande. Con la birra come prima scelta, seguita dal vino, le pizzerie sono un’occasione strategica di visibilità. Ma i marchi di bevande stanno sfruttando efficacemente questo luogo di consumo?

Click here to read the article in English/ Clicca qui per leggere il blog in inglese

 

Le pizzerie sono i locali di ristorazione più frequentati in Italia, scelte dal 74% dei consumatori, e superano in popolarità i bar (65%) e i ristoranti (64%). Questo scenario, per i brand di bevande, rappresenta una preziosa opportunità per migliorare le prestazioni e aumentare la quota di mercato nel dinamico settore dell’On Premise italiano. 

 

È la birra la bevanda più consumata in pizzeria, nello specifico il 40% degli italiani opta per birre locali o nazionali, mentre il 28% preferisce birre importate o artigianali. Parallelamente, esiste anche un potenziale per i produttori di vino, infatti, i vini spumanti, compreso il prosecco, sono scelti dal 23% dei frequentatori delle pizzerie. Nonostante le pizzerie non siano il luogo tipico per il consumo di super alcolici, Spritz e Aperitivi possono comunque essere inserite nell’offerta per una nuova strategia di servizio in grado di generare ulteriore valore.  

 

Inoltre, analizzando la spesa delle persone che bevono birra in pizzeria, CGA by NIQ rileva che essa rappresenta il 18% della spesa totale dei consumatori di birra nel mercato del fuori casa. Offrendo così un enorme potenziale soprattutto per i produttori e distributori di birra, è quindi fondamentale chiedersi come i proprietari dei brand possano massimizzare questa opportunità ed espandere la distribuzione in questo contesto. 

 

Nel variegato panorama HoReCa italiano, le pizzerie sono caratterizzate anche da differenze regionali. Per orientarsi nella varietà di locali il report Outlet Index di CGA by NIQ fornisce uno sguardo approfondito sui locali in Italia, svelando informazioni chiave sul numero di attività in particolari aree, sulle loro dinamiche distributive e sulle caratteristiche che li contraddistinguono in tutta la nazione. 

 

L’Italia ospita infatti 34.406 pizzerie, con Molise, Puglia, Sicilia, Basilicata, Calabria e Campania che costituiscono il 34% del totale di mercato per offerta e consumo. 

 

In merito alla diffusione delle pizzerie nel Bel Paese, il 27% si trova nelle grandi città mentre il 73% in località più periferiche, le regioni costiere ospitano il 40% dei locali, a fronte del 2% nelle zone montane. Inoltre, l’affluenza turistica influenza in modo significativo il successo delle pizzerie, il 64% delle quali si trova in zone ad alta o media affluenza. 

 

L’Outlet Index consente ai brand di identificare i locali ad alto potenziale, il 72% dei quali si trova infatti in aree centrali e semicentrali e l’82% in regioni ad alta o media intensità turistica. Questi punti vendita di prim’ordine sono obiettivi chiave per i brand di bevande che vogliono massimizzare la loro portata e il loro impatto. 

 

Le catene di pizzerie, pur rappresentando una piccola parte del mercato, offrono opportunità strategiche grazie alla loro presenza concentrata nei principali centri urbani. Oltre il 75% delle rinomate catene di pizzerie si trova in Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, aree note per la loro ricchezza e attività turistica. Una tale concentrazione urbana sottolinea l’importanza di queste località per l’ingresso nel mercato e la visibilità del marchio. Tuttavia, sebbene le catene svolgano un ruolo significativo, la loro influenza non è predominante: si evidenzia infatti un panorama di vendita al dettaglio diversificato in cui anche i rivenditori indipendenti e più piccoli riescono a esercitare un’influenza sostanziale.  

 

L’indagine OPUS (On Premise User Survey) di CGA by NIQ rivela che le scelte e le preferenze in fatto di birra variano in base alla demografia, all’occasione e al canale. Il rapporto qualità-prezzo relativo alla birra guida il 33% delle scelte, mentre le raccomandazioni del personale del bar (19%) sono sempre più influenti (+5pp rispetto all’anno precedente). Questo cambiamento indica che, oltre a strategie di distribuzione solide e a narrazioni di vendita convincenti, i brandi di birra devono investire nel sostegno del personale in sala per promuovere raccomandazioni e vendite. 

 

Daniela Cardaciotto, On Premise Sales Leader, ha dichiarato: “L’intricato e competitivo panorama del retail italiano, influenzato da variazioni regionali, dinamiche turistiche e strategie di filiera, richiede una comprensione approfondita del mercato per affermarsi efficacemente. I brand di bevande devono riconoscere che ogni tipo di locale, influenzato dalla geografia e dal turismo, mostra diverse affinità con le categorie di bibite. Sfruttando i nostri approfondimenti sull’On Premise, i brand di birra e di altre bevande possono espandere strategicamente la loro presenza e massimizzare il loro impatto in questo settore. La chiave sta nel riconoscere i sostanziali guadagni disponibili e nello sviluppare strategie su misura per intercettare questo vivace mercato”. 

 

Le soluzioni per l’On Premise di CGA by NIQ forniscono preziosi insight alle aziende, realizzano liste di distribuzione mirate, vendita personalizzate e approcci di attivazione che capitalizzano le tendenze del mercato e le preferenze dei consumatori. Per i brand di bevande, la comprensione e l’utilizzo di queste informazioni possono sbloccare opportunità significative nel fiorente settore delle pizzerie, favorendo la crescita e il successo nel mercato italiano. Contattateci oggi stesso! 

Recent posts:

Share post

Archive

Subscribe to our newsletter

Access the latest On Premise news and reports by signing up below.