Ready to drink: i consigli di CGA per primeggiare nel mercato Italiano del fuori casa

Date le buone previsioni di crescita delle vendite per i prodotti Ready to Drink (RTD) in Italia per il 2025, le preziose informazioni su gusti e abitudini dei consumatori di CGA by NIQ forniscono indispensabili suggerimenti ai fornitori e operatori per capitalizzare e approfittare di questa crescita.

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Il Consumer Pulse Report di CGA – un’istantanea mensile specializzata sulle abitudini degli Italiani nel fuori casa che aiuta i fornitori a valutare il comportamento dei consumatori e a identificare le aree di crescita – mostra la portata dell’opportunità degli RTD alcolici. Se un quarto (26%) dei consumatori ha acquistato uno di questi prodotti negli ultimi tre mesi, circa la metà (49%) dichiara che potrebbe considerare di consumarne uno in futuro.  

 

Bevande sempre più conosciute, i Ready to Drink stanno crescendo rapidamente grazie a una maggiore visibilità. L’indagine indica infatti che più di un terzo (35%) dei consumatori afferma di aver notato un aumento della disponibilità dei drink pronti da bere negli ultimi 12 mesi, mentre solo il 3% ha registrato una diminuzione. 

 

Inoltre, il Consumer Pulse Report indica come i fornitori possono attirare più persone verso i loro brand di bevande RTD. Quasi un terzo (31%) dei consumatori dichiara che il prezzo sia il fattore che li incoraggia a scegliere i RTD, rendendolo la leva più importante da utilizzare. Più di un quarto (27%), invece, potrebbe essere incoraggiato dalla promessa di un drink diverso sia per variare la scelta abituale sia per approfittare della varietà di gusti offerti. Tra gli altri elementi da considerare per la scelta di queste bevande ci sono la comodità (17%), la fiducia in uno specifico brand (17%) e l’influenza di amici e familiari (16%). 

 

Nonostante questi segnali incoraggianti, i dati di CGA mostrano che l’adozione dei drink pronti da bere nell’On Premise italiano è bloccata da diversi fattori, tra cui il prezzo, considerato tanto un incentivo quanto un ostacolo: un terzo (31%) dei consumatori è scoraggiato dal provare queste bevande perché pensa che siano troppo costose. Attenti alla salute, i consumatori possono essere frenati dall’elevato contenuto di zuccheri (27%) e dal gusto troppo dolce (23%). Infine, oltre un terzo (36%) degli italiani sostiene che vorrebbe una maggiore varietà di prodotti RTD data l’insufficienza dell’assortimento. 

 

Valeria Bosisio, Client Success & Insights Manager – Italia, ha dichiarato: “Con le preferenze dei consumatori in rapida evoluzione, il 2025 offrirà ai fornitori e agli operatori grandi opportunità per ampliare l’attrattiva dei brand RTD. Tuttavia, in segmento di mercato sempre più competitivo, è fondamentale comprendere le motivazioni e le preferenze, così da attirare un maggior numero di persone che si avvicinano a queste bevande per la prima volta. Prezzi competitivi, promozioni mirate e un’attenzione particolare alla varietà e alla salute sono solo alcuni degli elementi da prendere in considerazione. La nostra ricerca offre molti altri spunti per aiutare i brand ad avere successo in questo settore dinamico e redditizio.” 

 

La ricerca di CGA by NIQ fornisce un’analisi approfondita del coinvolgimento dei consumatori con l’On Premise italiano, compresa la frequenza delle visite, i piani futuri e le ultime preferenze per canale, categoria di bevande e altro ancora. Per conoscere gli approfondimenti e discutere le opportunità di analisi personalizzate, cliccate qui e contattate il team di CGA. 

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