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L’esclusiva ricerca, presentata da Eleonora Formisano di CGA by NIQ in occasione della Milano Wine Week, rivela che quasi la metà (46%) dei consumatori italiani beve vino nel settore HoReCa, ben 6 punti percentuali in più rispetto a un anno fa. Basata sull’approfondita indagine OPUS (On Premise User Survey) e sull’indagine globale REACH, l’Italy Wine Report risponde ad alcune domande chiave sulle preferenze e sulle decisioni di acquisto in merito al vino in bar e ristoranti.
Cosa bevono i consumatori?
L’analisi mostra che i consumatori si dividono equamente tra vino fermo e spumante. Circa un terzo, il 32%, sceglie solo vino, il 34% opta per le bollicine mentre il 29% degli italiani consuma entrambi, evidenziando così l’importanza per i locali di offrire la giusta gamma di vini.
In base a quali elementi i consumatori scelgono il vino?
La crisi del costo della vita ha focalizzato l’attenzione dei consumatori sui prezzi, infatti, un terzo (34%) afferma che un buon rapporto qualità-prezzo è un fattore importante nella scelta del vino. Questo è l’elemento principale, ma anche la qualità (23%), le raccomandazioni del personale del bar (23%), i menu (21%) e gli amici (18%) hanno un impatto. A livello di mercato, esiste la possibilità di influenzare gli acquisti lungo tutto il percorso decisionale dei consumatori, nonché il potenziale per ottenere un incremento a valore, con quasi tre consumatori di vino su cinque (58%) disposti a pagare di più per una bevanda di qualità superiore.
Quali sono le aree di crescita?
Alcune delle maggiori potenzialità per i produttori di vino, per i fornitori e i locali si trovano nei cocktail. I dati di CGA by NIQ indicano che 4 dei 10 cocktail preferiti dai consumatori contengono spumante. In particolare, l’Hugo è popolare tra i giovani adulti, tendenzialmente più difficili da coinvolgere nella categoria vino. Inoltre, nel mercato c’è spazio anche per l’aumento delle vendite di alternative al vino, quelle senza e a basso contenuto alcolico. Infatti, un consumatore italiano su sei (16%) ha scelto una bevanda senza o a basso contenuto alcolico e, sebbene questo dato sia inferiore a quello di altri Paesi, tra cui Germania e Stati Uniti, è superiore di 2 punti percentuali rispetto a 12 mesi fa, segnale che evidenzia il crescente interesse. In generale, i consumatori di questo segmento tendono a essere di mezza età, con una spesa superiore alla media e interessati a uno stile di vita sano.
Eleonora Formisano, Client Business Partner di CGA by NIQ, ha dichiarato: “Il vino è sempre stato una categoria molto popolare e di valore in Italia. Tuttavia, con la perdita di potere d’acquisto, la concorrenza elevata e la predilezione per il vino dei consumatori in età matura, diventa fondamentale per i fornitori individuare nuovi percorsi di crescita e attrarre le generazioni più giovani. Questo obiettivo può essere raggiunto solo con una conoscenza esperta di ciò che questi consumatori vogliono, e la nostra ricerca è il punto di partenza ideale per strategie di successo.”
L’Italy Wine Report di CGA by NIQ fornisce molti altri approfondimenti sulla categoria dei vini nel comparto HoReCa, aiutando le aziende a comprendere le preferenze e i processi decisionali dei consumatori e a incrementare le vendite. Lo studio offre un’analisi esperta dei comportamenti in base a dati demografici, regioni e altro ancora, oltre ad approfondimenti su tipi di vino, canali e occasioni. La ricerca può essere adattata a diversi prodotti per identificare obiettivi specifici, ottimizzare le strategie di distribuzione e prendere decisioni efficaci, basate sui dati, promozioni e prezzi. Per saperne di più sulle funzionalità On Premise di CGA by NIQ contattaci.