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Matteo ha offerto uno sguardo approfondito sul panorama in continua evoluzione della cultura dell’aperitivo. Ha sottolineato la costante popolarità e il significato culturale degli aperitivi in Italia, facendo luce sulle preferenze dei consumatori, sulle loro abitudini di spesa e sulle tendenze emergenti.
Ecco cinque punti salienti della presentazione:
1. Aumento della popolarità dell’aperitivo
La cultura dell’aperitivo continua a fiorire, con il 48% degli italiani che dichiara di uscire per l’aperitivo, un aumento di 3 punti percentuali (pp) rispetto allo scorso anno. Il 43% dichiara di fare aperitivo settimanalmente e addirittura l’85% mensilmente: opportunità per i player del settore per aumentare ulteriormente la penetrazione e reclutare nuovi segmenti di consumatori.
2. Preferenze generazionali e tendenze di spesa
I millennials sono in testa nella frequentazione dell’aperitivo: vanno più di frequente e hanno una spesa per visita maggiore (12,02€ a testa per le bevande). Sebbene il classico Aperol spritz resti il preferito (53%), i consumatori più giovani optano sempre di più per cocktail come gin tonic e Hugo. Questo cluster demografico mostra inoltre una preferenza significativa per i cocktail rispetto ai vini frizzanti, sottolineando un cambiamento nella scelta delle bevande.
3. Influenza sulle scelte e sensibilità ai prezzi
Il processo decisionale sul drink per l’aperitivo è influenzato principalmente dal prezzo: il 44% dei consumatori lo considera un fattore chiave, e questo numero aumenta di 12 punti percentuali per la Gen Z. Anche i consigli del barman (31%) e i suggerimenti dal menù (27%) giocano un ruolo fondamentale, specialmente tra i consumatori più giovani. Le interazioni sociali e l’influenza degli amici hanno un ulteriore impatto sulla scelta e presentano opportunità di marketing mirato.
4. Alternative analcoliche o a basso contenuto di alcol in ascesa
Si osserva una tendenza in aumento verso le alternative analcoliche o a basso contenuto di alcol, in particolare tra i consumatori più giovani (+5 pp) nel contesto degli aperitivi al bar. È interessante osservare come la crescita più significativa (+6 pp) in questo segmento nell’ultimo anno si sia verificata nella fascia d’età 45-54, il che indica una crescita trasversale di domanda.
5. Interazione con i social media e attività post aperitivo
I giovani consumatori di aperitivo condividono maggiormente le loro esperienze sui social media, con il 45% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni che affermano di pubblicare fotografie del loro drink durante l’aperitivo. Questo comportamento offre un’opportunità importante di comunicazione sia per per i produttori che per i locali. Inoltre, il 58% del gruppo 18-34 resta fuori dopo l’aperitivo, spesso recandosi in discoteca o al ristorante, e questo mostra la potenzialità di un coinvolgimento ulteriore al di là dell’evento aperitivo stesso.
Il sondaggio On Premise User Survey (OPUS) di CGA by NIQ offre informazioni complete sull’occasione aperitivo, sottolineando le preferenze di categoria, marchio e locali dei consumatori, i fattori che influenzano il loro percorso di acquisto, le tendenze che hanno un impatto sulle decisioni di acquisto delle diverse fasce demografiche e anche il comportamento dei consumatori post aperitivo.
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