Il mercato del vino in Italia nel fuori casa: 5 trend emersi dalla Milano Wine Week

In Europa, tra tutti i Paesi è proprio l’Italia a presentare una delle maggiori opportunità per le vendite di vino fuori casa. Un mercato estremamente competitivo, che tuttavia offre alcune opportunità per aumentare vendite e quote di mercato: ma quali sono le strategie a disposizione dei produttori? Una ricerca esclusiva di NIQ — presentata da Eleonora Formisano, Sales Lead SMB & Global Snapshot Italy, durante la recente Milano Wine Week, evento interamente dedicato al vino tenutosi nella capitale meneghina dal 4 al 12 ottobre — svela alcune risposte.

I dati mostrano che i consumatori del Bel Paese sono tra i più attivi quando si tratta di uscire: tre su quattro (75%) mangiano o bevono fuori almeno una volta a settimana e oltre nove su dieci (94%) compiono questa azione almeno una volta al mese — e due su cinque (40%) scelgono il vino. 

 

Tuttavia, la spesa dei consumatori è sotto pressione. In Italia, la frequenza delle visite è leggermente diminuita durante l’estate e dietro questo trend sicuramente si nasconde la crisi del costo della vita, che colpisce al momento, in modo grave o moderato, tre italiani su cinque (60%). La situazione sembra destinata a protarsi nel tempo: pensando ai prossimi 12 mesi, il 19% ha dichiarato di voler frequentare meno i locali (bar, caffè, ristoranti e altri simili) — sei punti percentuali in più rispetto al 13% che ha intenzione di uscire più spesso. In un contesto così articolato, ecco cinque tendenze chiave da monitorare. 

 

  1. Il desiderio di qualità più che di quantità

Nonostante il budget ridotto, i consumatori italiani non vogliono rinunciare al piacere di bere fuori casa. La loro soluzione è scegliere la qualità rispetto alla quantità. Alla domanda su come spendere una determinata somma di denaro, oltre due terzi (68%) preferirebbe acquistare una o due bevande di alta qualità, mentre solo il 7% sceglierebbe quattro o cinque bevande di qualità inferiore. Questa tendenza del “meno ma meglio” offre opportunità ai produttori e ai locali di valorizzare l’esperienza premium. 

 

  1. Opportunità tra le generazioni più giovani

Il vino viene scelto principalmente da donne e consumatori più maturi: tre amanti di vino su quattro (74%) hanno 35 anni o più e il 57% sono donne. Tuttavia, esiste un’opportunità per conquistare anche i giovani adulti. Infatti, attualmente, solo il 28% della Gen Z sceglie il vino quando esce: colmare questo divario è fondamentale. Come? È risaputo che la Gen Z predilige gli aperitivi, ed è proprio in questa occasione che può essere invogliata a scoprire il vino. 

 

  1. L’importanza delle strategie “con il cibo”

I pasti, sia informali che formali, sono i momenti più popolari per il consumo di vino con abbinamenti pensati ad hoc; ma anche per gli aperitivi gli accostamenti gastronomici contano. Secondo la ricerca NIQ, più di quattro consumatori su cinque (85%) ritengono che il cibo sia significativo nella scelta del locale per l’happy hour. Per rispondere a questa esigenza, esistono molte opportunità di partnership e collaborazioni con produttori alimentari — in particolare locali, artigianali o certificati DOP. 

 

  1. L’organizzazione del menu per regione ma non solo

I menu assumono un ruolo fondamentale nella scelta del vino da parte degli italiani, quindi è importante capire come li coinvolgono. Quasi un terzo (31%) preferisce che il menu dei vini sia organizzato per regione, mentre le proposte di abbinamento con il cibo sono il secondo criterio più apprezzato. Si osservano anche differenze significative per età: la Gen Z tende a favorire menu organizzati per fascia di prezzo. 

 

  1. Il potere d’acquisto della Generazione X

Sebbene i giovani adulti rappresentino i consumatori del domani, è la Generazione X ad avere oggi il più elevato potere d’acquisto. I dati NIQ sul canale On Premise indicano che sarà proprio questa generazione a portare una crescita di 42 miliardi di dollari nelle vendite di bevande alcoliche nei prossimi cinque anni. E, considerando la forte affinità della Gen X con il vino, è qui che si dovranno concentrare le strategie promozionali nei prossimi anni. 

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Eleonora Formisano, Client Business Partner Sales Lead SMB & Global Snapshot Italy di NIQ, ha dichiarato: “Il vino continua a occupare una posizione centrale nel consumo fuori casa in Italia. Tuttavia, con la pressione sui consumi e il minore coinvolgimento delle generazioni più giovani, produttori e locali devono impegnarsi a fondo per mantenere stabili vendite e quote di mercato. Monitorare le tendenze e individuare le aree di crescita sarà cruciale per il successo nel 2026 e oltre, e le nostre rilevazioni rappresentano il punto di partenza ideale per strategie precise, basate sui dati e di successo.” 

 

Le soluzioni di ricerca sui consumatori a cura di NielsenIQ offrono una comprensione approfondita del rapporto delle persone con il vino nel canale On Premise in Italia. L’analisi di tendenze e preferenze può essere personalizzata in base a esigenze specifiche, e supportano i produttori nell’ottimizzazione di strategie promozionali, distributive e pricing. Per saperne di più, contattaci oggi stesso! 

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