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Secondo le indagini di CGA by NIQ, la birra è la bevanda preferita dagli italiani e rappresenta la scelta dal 56% dei consumatori che ordinano un drink nel fuori casa. Il mercato della birra in Italia ha la caratteristica di essere piuttosto concentrato. Nel primo semestre 2024, i primi cinque produttori detengono il 65% della quota totale di volume, con i successivi dieci che rappresentano il 16%, e il resto è distribuito tra produttori più piccoli. Ciononostante si registra un panorama dinamico, in cui la classifica è mutevole e vede anche crescite notevoli al suo interno.
I recenti dati del report Consumetric di CGA by NIQ mostrano che alcune birre italiane che incarnano sapori creativi, legati al trend dell’iperlocalismo con ingredienti che richiamano il senso di appartenenza territoriale, hanno registrato la crescita maggiore in termini di quota di volume nella prima metà del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, evidenziando l’importanza e l’impatto degli ingredienti locali, dei legami culturali e di un senso di identità quali elementi che hanno guidato il successo di questi prodotti.
Prendiamo ad esempio la Peroni Nastro Azzurro Stile Capri, che cattura l’essenza di Capri con il suo gusto rinfrescante e le sottili note agrumate, offrendo uno spaccato dello stile di vita elegante e soleggiato dell’isola. Questo approccio non solo arricchisce il prodotto, ma trasforma anche l’esperienza di degustazione in qualcosa di sensoriale che riflette la vera autenticità italiana.
Allo stesso modo, il legame della Birra Messina con la Sicilia—soprattutto nella sua variante Cristalli di Sale—si collega direttamente al patrimonio culinario dell’isola. Incorporando il sale marino siciliano locale, offre un sapore distintivo che attrae i consumatori moderni, sempre più alla ricerca di esperienze autentiche e localizzate. Questa intersezione tra tradizione e modernità fornisce una narrazione avvincente sia per i mercati domestici che internazionali.
La Birra Raffo, conosciuta come “la birra di Taranto,” simboleggia l’orgoglio del popolo pugliese. È più di una semplice bevanda; è un punto di riferimento culturale che ha risuonato per generazioni, rafforzando il legame del marchio con il suo territorio. Questo legame emotivo è un prezioso asset per i produttori nel costruire fedeltà.
L’Ichnusa Ambra Limpida, con il suo sapore audace ma rinfrescante, incarna la dualità della Sardegna—robusta e tenace, ma anche calda e accogliente. L’Ichnusa Anima Sarda evidenzia ulteriormente l’autenticità dell’isola attraverso ingredienti locali e narrazioni che risuonano con la cultura sarda. Il successo di Ichnusa dimostra come una forte storia regionale possa attrarre efficacemente i gusti contemporanei.
Queste birre non solo condividono un’identità mediterranea, ma presentano anche caratteristiche comuni. Molte sono lager (a bassa fermentazione) o stili simili, offrendo alta freschezza e bevibilità. Il loro contenuto alcolico moderato le rende adatte a varie occasioni, dagli aperitivi informali agli incontri sociali. Questa combinazione, insieme alle loro radici, crea offerte che risuonano con un pubblico sempre più esigente.
È interessante notare che queste birre sono particolarmente popolari tra le consumatrici femminili, indicando un cambiamento nelle preferenze di consumo. Le analisi sui consumatori del comparto fuori casa di CGA rivelano che molti bevitori di birra attribuiscono ora maggiore valore all’artigianalità e all’origine locale. In particolare, 1 consumatore su 5 ora dà priorità all’origine locale, mentre 1 su 4 enfatizza l’artigianalità. Questa tendenza è ancora più pronunciata tra le donne consumatrici di birra, che evidenziano un aumento di 6 punti nel dare valore all’artigianalità rispetto al consumatore medio. Anche se marchi come Peroni, Birra Messina e Ichnusa non sono tecnicamente birre artigianali, l’utilizzo e l’enfasi di ingredienti di alta qualità e regionali consente loro di attrarre consumatori in cerca di autenticità ed esperienze simili all’artigianato.
L’iperlocalismo: una Tendenza in Crescita
In questo contesto, l’iperlocalismo sta diventando sempre più significativo, influenzando profondamente il settore delle bevande alcoliche. Questa tendenza enfatizza il valore dei prodotti strettamente legati a un luogo specifico: la sua geografia, cultura e storia. I consumatori oggi vogliono più di un semplice prodotto; desiderano una connessione con la sua origine, una storia che risuoni con i loro valori ed esperienze.
L’iperlocalismo si allinea anche con le pratiche sostenibili. L’uso di ingredienti locali supporta le economie comunitarie e riduce l’impatto ambientale dei trasporti. I produttori possono adottare pratiche ecologiche che promuovono catene di approvvigionamento brevi, evidenziando freschezza e qualità. Marchi come Birra Messina e Ichnusa evidenziano come la sostenibilità possa essere integrata nelle loro offerte, incoraggiando un consumo più consapevole.
Questa tendenza apre nuove strade per i produttori di birra e contemporaneamente soddisfa la crescente domanda di autenticità. Creando birre che celebrano le radici locali e gli ingredienti nativi—o condividendo storie che evocano l’identità regionale—i produttori possono creare narrazioni genuine e coinvolgenti. Riprendendo l’esempio dell’uso del sale marino nella Birra Messina Cristalli di Sale il produttore trasporta i consumatori in Sicilia ad ogni sorso. In un mercato globale competitivo, i produttori italiani di birra che abbracciano l’iperlocalismo dimostrano come sfruttare l’identità locale possa essere determinante e vincente. Costruire una forte connessione tra il prodotto e la sua origine aiuta i produttori a distinguersi e a soddisfare la crescente domanda per esperienze autentiche.
Opportunità per i Produttori: Bilanciare Tradizione e Innovazione
“I produttori che integrano questi elementi nelle loro offerte non vendono solo birra—offrono esperienze culturali e sensoriali. Questo approccio è cruciale per stabilire connessioni profonde con i consumatori, favorendo fedeltà e valore aggiunto. In un mercato sempre più globalizzato, il futuro del successo nella produzione dipende dall’equilibrio tra tradizione e innovazione e dall’autenticità rispetto all’unicità”, dichiarano Luca Gerosa, Sales Industry leader di NIQ.
Le birre italiane, profondamente radicate nelle culture locali, illustrano come l’identità regionale e l’iperlocalismo possano essere potenti strumenti di marketing e differenziazione. E’ per questo che esortiamo i produttori a esplorare come meglio mettere in evidenza questi aspetti per attrarre un pubblico sempre più diversificato ed esigente.
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